sabato 30 aprile 2016

LA METODOLOGIA DEL CONSENSO

Lo scorso sabato 16 aprile, abbiamo fatto un interessante incontro sulla metodologia del consenso condotto da Valeria. Nella parte introduttiva Valeria ci ha parlato del modo usuale di prendere le decisioni, ossia quello in cui a decidere è la maggioranza, creando, però, nella minoranza, un grandesenso di frustrazione. Questo fatto determinerebbe sicuramente una non collaborazione all’interno del gruppo e anche probabili azioni di boicottaggio.

Con la metodologia del consenso si cerca di creare più consenso possibile, riducendo al massimo il dissenso. Una piccola prova pratica ci ha chiarito la metodologia: servendoci di bigliettini colorati e di una presentazione grafica, ci si chiariva la situazione in un colpo d'occhio; l’ordine di parola permetteva ad ognuno di esprimersi sull’argomento in questione, assicurando il rispetto dei tempi; quindi, una successiva schematizzazione delle varie posizioni e il vaglio delle eventuali proposte mirava ad eliminare i dissensi, o almeno a metterli in posizioni meno assolutistiche e più probabilistiche, allargando la sfera del consenso.

Ci è sembrato uno strumento molto utile per prendere piccole e grandi decisioni secondo una modalità più efficace e più rispettosa dei diversi modi di pensare.



P.S. Per chi ha voglia di vedere un film documentario su una scuola libertaria (Kiskanu) che è esistita a Verona fino al 2011, ecco il link:

https://www.youtube.com/watch?v=2J6Tkd8iaTo


giovedì 14 aprile 2016

IL PROSSIMO INCONTRO - METODOLOGIA DEL CONSENSO

Dopo esserci informati e confrontati sulle varie metodologie educative, vogliamo ora procedere con la tappa successiva, più pragmatica e decisionale, che potrebbe portarci a realizzare un progetto concreto (o due?). Per poterci confrontare in maniera efficace e rispettosa, per prima cosa dedicheremo una mattinata ad una autoformazione sulla metodologia del consenso, con Valeria come formatrice. Si tratta di una metodologia che permette di prendere decisioni all'interno di un gruppo, non basandosi sul principio della maggioranza, bensì dell'unanimità. Prevede, infatti, che le posizioni di tutti i membri del gruppo vengano esplicitate per evitare comportamenti  oppositivi o boicottanti.